Lattine-Pontino

Ci siamo … quasi! Dal vetro all’alluminio, dalla bottiglia alla lattina.

Addio a quel tintinnio di tappi che scorreva dall’alto della nostra imbottigliatrice, con quei suoi movimenti circolari accompagnati dall’incessante incalzare ipnotico dei suoi meccanismi. La bottiglia con etichetta Pontino rimarrà per produzioni speciali, mentre la maggior parte della nostra produzione, a partire da questo fine 2019, vedrà il buio della lattina. Un passaggio che arriva con i nostri tempi e le logiche di un mercato che sembra privilegiare sempre più un contenitore al solfato alluminoso di potassio o allume, nome antico del nostro caro Al. Un passaggio che, ne siamo sicuri, arricchirà le vostre vacanze di Natale e i vostri brindisi di inizio anno.

Ad indossare la nuova veste argentata da 33cl., con un progetto grafico riadattato dal nostro grafico Stefano Zanini, non poteva che essere la nostra prima nata: Runner Ale, American Pale Ale da 4,8% alcolici. Sull’alluminio e la lattina si è detto e scritto molto in questi anni. A noi piace sottolineare alcuni aspetti che ci hanno convinti a investire su questo passaggio. La birra non essendo esposta alla luce lascia inalterata la qualità del prodotto, anzi, la migliora. In due parole: stabilità e omogeneità. Alluminio che garantisce anche un minor impatto ambientale rispetto al vetro, visto il suo migliore ciclo di riciclo, oltre a vantaggi e comodità in termini di imballaggio e spedizione.

Al di là di pro e contro o su come berla, rimaniamo dell’idea che alla base ci sia sempre la nostra cara birra artigianale, figlia di un processo che vede luppoli partire da Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Italia e interagire con malti europei (britannici per quanto ci riguarda) e lieviti liquidi (White Labs). Il tutto con la cura e l’attenzione che ci contraddistingue da quasi dieci anni, con la voglia di offrirvi una birra che vi faccia godere e sorridere.