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Eventi Birrificio Pontino 2018

Come molti voi già sanno, da gennaio sono ripartiti gli eventi in taproom del Birrificio Pontino. Abbiamo intenzione di andare avanti per tutto il 2018, quindi sempre sintonizzati sui nostri canali per eventi e novità. Ogni mese … o meglio, ogni ultimo venerdì del mese, ci sarà sempre un evento dove presenteremo una birra special. Birre nuove o comunque appena infustate e fresche in tutto il loro aroma. Ad accompagnare le birre sempre dell’ottimo street food e dj set.

A gennaio abbiamo inaugurato il 2018 con La Notte delle Merla, con la prima 41° Parallelo dell’anno, la nostra farmhouse ale al Kiwi giallo IGP dell’Agro pontino. A febbraio, invece, ci siamo crionizzati per un Cryo Carnival dove sul palco è salita CRYO Runner, creata con luppolina in polvere Cryo. A farle compagnia per l’occasione una HopMachine Double Dry Hopped. A Marzo, abbiamo pensato di raddoppiare. Non esimerci da un brindisi al santo che de più ce piace: San Patrizio nostro, con un aperitivo a base di Ostriche & Stout. Quindi, sabato 17 marzo vi aspettiamo in taproom per un’apertura inedita. Le padrone della serata saranno Barbanera e Hopped Ink, una tropical stout la prima e una imperial stout da 9 gradi alcolici la seconda. Per poi rivederci venerdì 30 marzo dove a farci compagnia saranno Brain Dagame Ananas e un gradito ritorno: Brain Damage Mango.

Alla vostra!

Ben trovati amanti degli eventi del Pontino. Questo mese abbiamo rimandato il nostro appuntamento per l’ultimo venerdì in taproom, che quest’anno vi ha visti assetati, affamati e numerosi più che mai, a partire già dai primi caldi. No per paura del freddo, visto che la nostra taproom è sempre calda e pronta ad accogliervi. Ma per un motivo ben preciso, anzi preferiremmo dire per un menù molto particolare. Giovedì 30, infatti, il Pontino si trasferisce da Saticvum per una serata culinaria a cura dello chef Max Cotilli. In anteprima le due nuove creazioni partorite dal nostro mastro birraio Matteo: Sourcherry Pie e Black Flag, che verranno presentate ufficialmente nelle prossime settimane e di cui, almeno per ora, non vi anticipiamo nulla … bere per credere!

In casa Pontino, si sa, non si sta mai fermi e chi conosce il nostro Egidio, questo lo sa bene. In questi mesi abbiamo macinato km a suon di litri portando i nostri sorrisi infustati e imbottigliati tra festival, serate dedicate e presentazioni che non ci hanno risparmiato il fegato. Sono in arrivo e disponibili dai primi di dicembre i fustini da cinque litri. Ad accarezzare le nuove pareti di questo formato per festaioli non poteva essere che la nostra prima nata: Runner Ale, American Pale Ale sempre in splendida forma. A seguire 5 litri di buio con Hopped Ink, imperial stout in pieno stile da 9% Alc.

Ma novembre passa in fretta, i fusti finiscono in un batter d’occhio e le feste comandate non tardano ad arrivare. Natale con i tuoi? D’accordo, ma qualche giorno prima fossi in voi lo passerei in taproom col Pontino. Ci stiamo preparando a festeggiare il nostro compleanno con voi … Seguici per novità e aggiornamenti!

Brassare una birra è un’arte. L’arte di scegliere gli ingredienti migliori: malti, luppoli, lieviti. Mixarli nella giusta dose e alle giuste temperature in attesa che il processo di fermentazione prenda il via e i gorgoglii si propaghino nei silenzi delle celle frigorifere e ai confini dei maturatori. Ingredienti dalle coste del pacifico, dalle terre agricole nord europee e il lavoro in birrificio per regalarci e regalarvi birre artigianali pronte ad esplodere in tutto il loro aroma globale. È questa l’arte che promuoviamo ogni giorno. Accompagnata dai vostri sorrisi e dalla nostra soddisfazione nel vedervi bere.

Sulla domanda cosa sia l’arte, beh, si sono spesi in tanti per lungo tempo e non abbiamo noi la presunzione di mettere la parola fine. A noi piace pensare che l’arte sia la semplice attività umana che colpisce e stravolge i sensi di chi ne fruisce. E al di là di pensieri e parole, crediamo fermamente nella promozione dell’arte. Nel nostro piccolo abbiamo avviato collaborazioni che qui vi raccontiamo anche per dare voce agli spazi e le persone che promuovono altre forme d’arte. Tra l’autunno dello scorso anno e i primi di febbraio abbiamo scaldato l’atmosfera con le nostre birre per due mostre organizzate da Fondazione Pastificio Cerere. Il primo aprile prossimo brinderemo alle opere di Remi Rough, presso la Wunderkammern Gallery. A Latina, invece, siamo stati piacevolmente invitati da Tech Startup City a presenziare a uno dei loro incontri, dove giovani startupper pontini hanno presentato le loro idee a base di innovazione e tecnologia. Con le nostre birre a veicolare il flusso di idee e incontri.

Questo perché, come vi abbiamo sempre sottolineato, anche il Birrificio Pontino vuole essere un luogo di incontro e di scambio, dove la taproom è intesa anche come spazio creativo ed espositivo a disposizione per le vostre idee. Recentemente, ad esempio, il Professor Antonio Parlapiano ha tenuto una delle sue masterclass all’interno del progetto ‘The Jerry Thomas Educational’.

Per informazioni basta compilare il form nella pagina contatti. Altrimenti, se preferite, vi aspettiamo in taproom. Cheers!

Una Old Ale targata Pontino per la Birreria Parmigiana Vecchie Maniere.

Come già avvenuto con gli amici dell’Old Spirit Authentic Football Pub di San Benedetto del Tronto e il Cheers Pub di via Neghelli a Latina, cui dedichiamo una birra artigianale Made in Latina rispettivamente brassata nel nostro birrificio, questo dicembre si è aperto con la presentazione della Duckingham Palace: una old ale che nasce sul bancone del Vecchie Maniere di Parma.

Scheda Tecnica

DUCKINGHAM PALACE
(OLD ALE)

“God save the Nador” Anonimo

Duckingham Palace nasce sul bancone del Vecchie Maniere di Parma. A loro è dedicata questa old ale, dove a prevalere sono in modo naturale e per stile i malti. Pale Ale e un’aggiunta di Munich per accentuarne l’aroma, Crystal per regalare rotondità al palato e Carafa II a caratterizzare colore e carattere di questa birra da sette gradi. Il lievito Edimburgh Ale dona invece una notevole secchezza, che si accompagna a quella sensazione di calore tipica dello stile, grazie alla gradazione alcolica. Un amaro sui 41 IBU chiude la bevuta, in totale assenza di luppolo in aroma.

Alc. 7%
IBU: 41
Colore: ambrato
EBC: 35

Cenni storici
Le Old Ale vengono brassate inizialmente a cavallo tra il secolo dei lumi e quello iniziato a suon di impeto e tempesta (Sturm und Drang). Nella ‘perfida Albione’, il termine indicava birre generalmente scure e maltate, grazie anche ai lunghi periodi di invecchiamento in botte. I mesi trascorsi a contatto con il legno, anche dodici in alcuni casi, donavano alla birra un alto grado alcolico, intorno ai sette gradi, e un lieve sapore acidulo, ma mai invadente. Note acide inizialmente associate all’utilizzo di brett presenti nei vecchi birrifici, ma che forse erano figlie di quei lattobacilli contenuti nelle toghe di legno dei barili. Questo spiegherebbe anche la scarsa nota acida, mai pervasiva. Successivamente, però, profitti e mercato spingono i birrifici a produrre birre con una maturazione che non superi i tre mesi, le cosiddette running beers. Si decide quindi che le old ale, birre alla vecchia maniera, vengano stoccate e utilizzate come correttivo per le birre più giovani o mild (differenti dalle mild di oggi) o anche per birre più mature o stale. Ma le old ale non erano state pensate per essere birre da taglio, finendo così per restare nei magazzini e utilizzate come moneta per i facchini che si adoperavano in birrificio. Il cambio del calcolo delle tasse sui prodotti alcolici basato sul grado plato decretò la fine produttiva delle old ale. Nel secolo scorso, la ripresa dello stile e un apprezzamento che ha varcato l’Atlantico direzione Stati Uniti.

Venerdì 4 novembre (18.30) primo appuntamento BeerBook al Birrificio Pontino, con la presentazione del romanzo ‘Fuori non c’è nessuno’ di Claudia Bruno. L’obiettivo, come sintetizza la filosofa Alessandra Chiricosta, che condurrà la serata, è quello di “godere insieme di un intreccio di parole e luppolo che narra di un territorio, delle sue trasformazioni, delle sue assenze, di ciò che si distrugge e ciò che di nuovo vi si innesta. Un dialogo a più sensi assolutamente immancabile”.

Vi aspettiamo quindi in orario di taproom per conoscere Claudia e le sue parole, per condividere insieme un reading alcolico di paesaggi periferici, frammenti di memoria e piccole inquietudini.

Fuori non c’è nessuno (Effequ, 2016)
Adagiata tra il mare e la grande città c’è Piana Tirrenica, campagna trasformata in dormitorio industriale, paesaggio di edifici in continua costruzione, centri commerciali, fabbriche, margini dimenticati. Greta ci è arrivata che aveva nove anni, con i genitori, dal Sud, come altri hanno fatto, in cerca di progresso e benessere. Greta a Piana cresce, cambia appartamenti, incrocia altre solitudini e conosce Michela. Tra le due, alle soglie dell’adolescenza, nasce un’intensa relazione, che resterà sospesa nel tempo come una cicatrice ad accompagnare il rumore di sottofondo delle esistenze suburbane e i ricordi ancora vividi di un’infanzia passata altrove. Così, ripercorrendo ferite e mettendo assieme frammenti, la storia di Greta e quella di Michela prendono forma, fra lo stupore del mondo e i grandi spazi desolati.

Greta si era chiesta se anche gli altri a forza di respirare la terra sottile spinta dal vento marino tra le impalcature, se a forza di spazzarla continuamente via dai pavimenti come aveva fatto sua madre tutti i santi giorni, si sentissero come si sentiva lei ora, una ferraglia impolverata con l’aria che passa tra i vuoti. Forse anche Michela si era sentita così a guardar di nuovo fuori dalla sua stanza di ragazza. Forse si era chiesta che ci faceva lì, un’altra volta. Di fatto, nessuno avrebbe potuto davvero rispondere a questa domanda. Perché Michela non aveva lasciato scritto niente.

Claudia Bruno, nata nel 1984, è giornalista ambientale e web editor. Suoi racconti sono comparsi su Flanerì, Abbiamo le prove, Colla, Cadillac Magazine, Il Paradiso degli Orchi, Premio Treccani Web. Il suo racconto Anna sottosopra è stato finalista per Note al Margine, premio letterario per le periferie romane. Il suo microracconto 41P è stato tra i vincitori del concorso Italians del «Corriere della Sera». Altri suoi saggi e interventi sono inclusi in raccolte di Iacobelli, Viella, Bloomsbury, Toletta edizioni. Su spremutesenzazucchero.it dispensa favole a limone e altre brevità. Fuori non c’è nessuno è il suo primo romanzo.

Programma.
18 – Apertura taproom
18.30 – Presentazione della serata.
18.45 – Introduce Alessandra Chiricosta, filosofa interculturale e antropologa.
19 – Reading alcolico con Claudia Bruno

Come già sapete la nostra taproom è aperta in orario serale dal lunedì al venerdì. E come diciamo sempre, sia la taproom che il birrificio stesso vogliono essere un punto di incontro e scambio, basato su una condivisione reale e non solo telematica. Dopo le serate a tema che ci hanno visto associare cibo e birra in occasione di San Patrizio e non ultima il fish&chips con gli amici di 2cuochiadomicilio, anche questo inizio di autunno (venerdì 23 settembre) ci vedrà protagonisti con i ragazzi del BBQ Team Suqulento, cottura al barbecue low and slow. Prelibatezze e ricerca in qualità che arrivano da persone con cui condividiamo non solo una passione, ma soprattutto un territorio.

Tra ottobre e novembre anche incontri e serate dedicate alla presentazione di libri: autori e autrici che vogliamo farvi conoscere. Soprattutto siamo noi a voler conoscere voi, affinché il birrificio sia il nostro luogo di incontro. Noi vi mettiamo a disposizione la nostra taproom e la nostra convivialità, a voi non resta che contattarci.

Dall’inizio di quest’anno eventi, incontri, festival, presentazioni e soprattutto tanta, ma tanta tanta birra. Prodotta, imbottigliata, degustata, bevuta, assaggiata e vissuta. Sono numerosi gli eventi a cui abbiamo preso parte durante questi primi quattro mesi dell’anno solare, dove il numero di appassionati e operatori cresce esponenzialmente. Per noi, la fatica di organizzarci, di muoversi, che si trasforma in energia quando vi vediamo degustare e bere le nostre birre, che nascono a Latina, in quella pianura pontina che ci caratterizza, nel gusto e nell’animo.

Per un birrificio come il nostro, costituito da uno stretto gruppo di persone, presenziare agli eventi significa molto. E in un mondo che si muove a suon di link e colpi di mouse, ci sono piccoli altri mondi che crescono come quello della birra artigianale. E che si muovono soprattutto nel mondo reale. E noi siamo lì, pronti a condividere un sorso, una pinta e soprattutto a dispensare chiacchiere e sorrisi.

Il riscontro con il pubblico è sempre qualcosa di importante, non solo dal punto di vista commerciale. Le chiacchiere con i colleghi, il confronto con altri birrifici, con voi del pubblico, appassionati, blogger, giornalisti, operatori e fan rappresentano non solo un momento di festa, ma soprattutto di condivisione reale e sincera. Momenti da raccontare e rivivere quando magari passi le ore ad etichettare e inscatolare.

Oggi, dopo centinaia e centinaia di cotte, è la nostra birra a rappresentarci, a presenziare: esplodendo in tutto il suo colore, gusto e energia, fuoriuscendo da quei fusti che per noi hanno un’anima. Come la vostra. Ne abbiamo fatti di km in questi mesi. Pronti a percorrerne ancora tanti per gli eventi che verranno. Dopo la presentazione venerdì 10 aprile della nostra ‘Italian Wit Project’, abbiamo un maggio che si preannuncia veramente ricco. Preparate fave e pecorino, la birra ce la mettiamo noi e per sapere dove siamo basta seguirci sulla nostra pagina facebook! Se non hai facebook seguici qui.

State alluppolati!

Aggiornamento: Taproom con degustazione e vendita. ACQUISTA le nostre birre online